Il calcolo strutturale è la disciplina di studio che consente di progettare in sicurezza strutture di diversa dimensione e grado di complessità. Tale disciplina indica sostanzialmente gli strumenti per risolvere i problemi di ingegneria meccanica delle strutture.
Per la progettazione e calcolo strutturale nel decreto ministeriale del 14 gennaio 2008 (D.M. 2008) vengono illustrate le norme tecniche per le costruzioni, ovvero l’insieme delle norme che regolamentano la progettazione, l’esecuzione e le verifiche delle nuove costruzioni.
La finalità del Decreto Ministeriale 2008 è quella di garantire la sicurezza pubblica attraverso la disciplina delle indicazioni di calcolo e verifica del costruito e l’istituzione di una normativa specifica di regole per la progettazione e la messa in opera delle nuove costruzioni.
Uno dei metodi più utilizzati per il calcolo strutturale è l’analisi FEM.
Uno dei servizi che FL può mettere in campo è l’analisi Fem; questo servizio non viene svolto direttamente all’interno dell’azienda ma viene svolto in outsourcing grazie alla collaborazione decennale con studi qualificati del settore.
Ma cosa è l’analisi FEM (o metodo degli elementi finiti) e quali vantaggi comporta nella progettazione strutturale? Prima di tutto bisogna chiarire che, in ingegneria, tale analisi permette di calcolare il comportamento strutturale di un dato sistema partendo da simulazioni fisiche e matematiche. Tali simulazioni partono da soluzioni approssimate in grado di coprire il più possibile dei possibili scenari comportamentali della struttura.
La caratteristica principale del metodo degli elementi finiti è la suddivisione, attraverso la creazione di una griglia (mesh) composta da primitive (elementi finiti) di forma codificata (triangoli e quadrilateri), il modello principale in piccoli elementi dei quali è possibile analizzarne più facilmente il comportamento.